Il training autogeno è il metodo di rilassamento più famoso al mondo, i cui benefici sono stati verificati a livello scientifico.
Attraverso una serie di esercizi, presentati qui in modo chiaro e semplice, è possibile raggiungere uno stato di distensione psicofisica capace di alleviare, se non addirittura eliminare, numerose problematiche legate allo stress: disturbi del sonno, emicranie, dolori muscolo-scheletrici, ma anche alcuni comportamenti negativi come mangiarsi le unghie, fumare, ecc.
La novità assoluta di questo libro è l’integrazione del metodo tradizionale del training autogeno, con la programmazione neuro-linguistica (PNL). L’autore si propone infatti di potenziare la sequenza classica del training autogeno, mediante l’utilizzo delle immagini e del linguaggio secondo la PNL.
Il testo, corredato da numerosi esempi e fotografie, è rivolto sia a chi vuole apprendere e praticare in autonomia il training autogeno, sia al conduttore di classi che vuole avvalersi di questo nuovo paradigma nel campo del rilassamento psicofisico.
Lungo il cammino della vita siamo chiamati ad affrontare degli ostacoli che possono destabilizzare il nostro equilibrio psicofisico, aumentando così i livelli di stress nell’organismo. Attraverso l’apprendimento delle tecniche descritte in questo libro, potrai ristabilire la calma interiore e uno stile di vita armonico sperimentando una integrazione feconda tra training autogeno e PNL, la quale rappresenta una novità assoluta sull’argomento.
Prefazione di Andrea Frausin
Agli inizi degli anni Settanta presso l’Università di Santa Cruz in California Frank Pucelik, studente presso la stessa Università dopo essere ritornato dagli anni di servizio militare in Vietnam, e Richard Bandler, che all’epoca lavorava presso la Science and Behavior Books, si trovano per caso a collaborare nella gestione di gruppi di formazione in Gestalt. Dopo qualche mese si aggiunge a loro una terza persona, il professore di linguistica (ed ex agente dell’intelligence americana durante la Guerra Fredda) John Grinder con lo scopo di aiutarli a insegnare cosa loro stessi facevano in modo estremamente efficace, promuovere il cambiamento nelle persone. I tre si trovano a collaborare quasi per caso alla nascita di una disciplina che inizialmente viene chiamata Meta e che poi, verso la metà degli anni Settanta, verrà ridenominata programmazione neuro-linguistica (PNL) prima di iniziare a diffondersi in tutto il mondo.
Cercando di districarsi tra le infinite complessità del comportamento umano i tre, aiutati da un gruppo di pratica di altre tredici persone (via via alimentato da altri studenti e ricercatori), studiano con modalità innovative individui particolarmente capaci di raggiungere risultati decisamente sopra la media nei loro campi di attività con l’obiettivo ambizioso di trasformare il loro saper fare (conoscenza tacita) in conoscenza esplicita, accessibile a tutti.
Lo scopo di tutto ciò è quello di aumentare le scelte a disposizione delle persone: chiunque volesse imparare la “struttura dell’eccellenza”, che la PNL si è proposta di analizzare e decodificare, ora poteva iniziare a farlo.
Qual è la differenza che fa la differenza tra una persona eccellente in un certo settore (o compito) e tutti gli altri?
Cosa osserva, cosa ascolta, come pensa, cosa fa quel particolare individuo che raggiunge risultati significativamente superiori agli altri nel suo campo di eccellenza?
E che cosa posso fare io per imparare a raggiungere risultati simili?
La PNL può essere descritta come un metodo di apprendimento accelerato (definito modellamento PNL ed attualmente declinato in diversi modi all’interno della comunità internazionale della PNL) che ha dato vita ad un insieme codificato di modelli di eccellenza (descritti in modo comprensibile, “sensorialmente basato”, e con finalità pragmatiche, “aumentare le scelte di chi la utilizza”), strumenti che chi è interessato può imparare per aumentare le proprie prestazioni e soddisfazioni.
La PNL negli oltre 47 anni di storia è cresciuta tantissimo e oggi si possono identificare al suo interno diversi filoni tanto da spingere lo scrivente a parlare di “diverse PNL”.
Da molti anni all’interno dell’NLP Leadership Summit, stiamo collaborando in oltre 100 esponenti internazionali in PNL, considerati leader della disciplina, per far sì che il mondo della PNL continui a crescere, a sviluppare ricerche scientifiche che ne attestano l’efficacia e costruisca, come comunità il più ampia possibile di esperti, un’associazione globale che sia da riferimento alle oltre 23 associazioni internazionali di PNL e che rappresenti un “certificato di qualità” per chi vuole formarsi seriamente nella disciplina.
Ritengo che la PNL, con i suoi enormi margini di sviluppo e potenziamento, possa sempre di più essere un punto di riferimento per chi desidera migliorarsi con strumenti che, attraverso la pratica disciplinata, possano diventare parte importante del proprio patrimonio di conoscenze e competenze per avere più scelte, più libertà nella propria vita, con una giusta attenzione anche ai temi cruciali che coinvolgono oggi le nostre comunità e società umane: ambiente, sviluppo tecnologico, sostenibilità economica, sociale ed ambientale.
Ho pertanto accolto con favore la richiesta di fare la prefazione al presente libro di Omar Montecchiani, mio studente di psicologia presso un Master Universitario.
Omar con grande passione e volontà di condivisione si propone di aggiungere alcuni degli strumenti della PNL alla cassetta degli attrezzi di chi si occupa di training autogeno, un compito decisamente non facile soprattutto in forma scritta data la complessità e varietà della materia e la necessità di una pratica supervisionata per poter godere appieno dei benefici.
Ho apprezzato gli esempi che Omar fa nel corso del libro, per permettere al lettore di ampliare le sue scelte migliorando il suo approccio al training autogeno.
Abbiamo sempre di più bisogno che persone appassionate, con specifiche conoscenze e competenze e con una forte etica, diffondano strumenti concreti per permettere un aumento delle scelte a disposizione di ognuno di noi in un mondo in continuo cambiamento, nel quale sempre nuove sfide emergono sia come individui singoli sia come comunità e società umane.
Con la speranza che il lettore possa trarre il massimo giovamento possibile dalla lettura del libro auguro a tutti quelli che vogliono trasformare le conoscenze in “saper fare” e le parole in azioni, buona pratica.
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