Lo Skanda Purana è un testo sacro della tradizione indovedica. È dedicato principalmente alla vita e alle opere di Skanda o Karttikeya, figlio di Shiva e Parvati.
Contiene una serie di dialoghi tra Shiva e Parvati, nei quali Shiva racconta e spiega dei luoghi di pellegrinaggio dove molte persone hanno potuto ottenere moksha, la liberazione.
Questo libro racchiude le più belle e coinvolgenti storie dello Skanda Purana.
In quello stesso momento, senza sapere perché, sulle cime dell’Himalaya Shiva e Parvati si riempirono di gioia.
Il sesto senso materno aveva reso Parvati consapevole della nascita di Skanda.
A confermare ciò arrivò anche il saggio Narada che le diede la buona notizia.
Shiva andò sulle rive del Ganga con tutto il suo seguito per incontrare il ragazzo.
Fu subito festa: i deva suonavano e i saggi cantavano inni. Parvati prese il fanciullo e se lo portò al seno. Anche il padre lo prese tra le braccia e il bambino giocò con il serpente attorno al collo di Shiva.
I deva e i saggi resero omaggio al meraviglioso bambino. Skanda era un bimbo splendente con la corona, l’armatura e una ghirlanda dorate; i suoi vestiti erano rosso fuoco.
I deva e i saggi dissero: “Hai solo sei giorni e hai il mondo ai tuoi piedi. Dovresti accettare il ruolo di Indra. Sii il capo amministratore del mondo”.
Indra offrì, infatti, il suo posto al meraviglioso figlio di Shiva e Parvati. Ma Skanda si rifiutò dicendo che sarebbe bastato servire Indra; era già felice così, non gli serviva altro.
Il sesto senso materno aveva reso Parvati consapevole della nascita di Skanda.
A confermare ciò arrivò anche il saggio Narada che le diede la buona notizia.
Shiva andò sulle rive del Ganga con tutto il suo seguito per incontrare il ragazzo.
Fu subito festa: i deva suonavano e i saggi cantavano inni. Parvati prese il fanciullo e se lo portò al seno. Anche il padre lo prese tra le braccia e il bambino giocò con il serpente attorno al collo di Shiva.
I deva e i saggi resero omaggio al meraviglioso bambino. Skanda era un bimbo splendente con la corona, l’armatura e una ghirlanda dorate; i suoi vestiti erano rosso fuoco.
I deva e i saggi dissero: “Hai solo sei giorni e hai il mondo ai tuoi piedi. Dovresti accettare il ruolo di Indra. Sii il capo amministratore del mondo”.
Indra offrì, infatti, il suo posto al meraviglioso figlio di Shiva e Parvati. Ma Skanda si rifiutò dicendo che sarebbe bastato servire Indra; era già felice così, non gli serviva altro.
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