Grazie a una sintesi del rivoluzionario lavoro di ricerca biomedica del dottor Rick Geerd Hamer, questo libro ci invita a riflettere sul rapporto che abbiamo con la malattia, fino a condurci al suo senso bioevolutivo.
L’invito è rivolto allo sviluppo di una ecologia della mente e del corpo e a una consapevolezza più ampia e critica del nostro essere, necessaria a concepire e affrontare i fenomeni e gli eventi biologici che chiamiamo “malattia” e “guarigione”, in un modo più consono e sensato. A dispetto di quanto la medicina ufficiale pretende, illudendosi e illudendo di estirparla o guarirla definitivamente, la malattia è e sarà sempre una parte imprescindibile dell’esistenza di ogni essere vivente, una delle espressioni necessarie al miglioramento evolutivo.
Le scoperte e i principi della Nuova Medicina di Hamer, della psico-neuro-endocrino-immunologia (PNEI) e dell’epigenetica ci permettono di interpretare le malattie secondo una nuova e rivoluzionaria visione. Non più come fenomeni accidentali, casuali o caotici, ma come strategie funzionali ed evolutive di sopravvivenza, espresse da programmi biologici guidati da precise regole e leggi, in cui i sintomi sono una parte imprescindibile e significativa.
Dalla Prefazione di Catia Trevisani
Testo profondo e ambizioso questo di Claudio Rubino, amico e compagno di percorsi di evoluzione personale svolti insieme molti anni fa e poi proseguiti individualmente per vie diverse. È stato un immenso piacere per me essere contattata, dopo tanti anni, per editare questo libro e scriverne la prefazione.
Non posso fare a meno di rammentare quando, come giovane studente della facoltà di medicina, ero in trepida attesa, pensando di trovare nelle aule universitarie ciò che cercavo: il senso della malattia. Non tardai a capire che in quel luogo mi avrebbero spiegato tutti i dettagli del come ci si ammala e non il perché. Non soddisfatta perseguii comunque il mio intento, cercando e ricercando le risposte nelle discipline olistiche e nella medicina non convenzionale. Dopo numerosi studi e decine di anni di lavoro con i miei pazienti, miei veri maestri, sono arrivate intuizioni, comprensioni, innumerevoli verifiche sul campo che mi hanno dato soddisfazione.
Oggi mi trovo totalmente in sintonia con quanto esposto in questo libro che ritengo essere un importantissimo contributo al movimento crescente di terapeuti che cercano una letteratura fondata e chiara. L’autore ha lavorato con pazienza, rigore e al tempo stesso con un linguaggio comprensibile a tutti pur trattando tematiche molto profonde e complesse.
Il dolore, i sintomi e i vari disturbi che manifestiamo sono segnali di allarme di qualcosa che non va e che necessita di correttivi o adattamenti per ritrovare lo stato di equilibrio, dunque sono positivi e hanno un senso. Si tratta di cogliere il significato evolutivo della malattia e, di conseguenza, di scorgerne l’intelligenza che ne guida le manifestazioni. La natura è governata da leggi inviolabili scritte nei nostri corpi e nella nostra psiche, le malattie seguono logiche evolutive, filogenetiche e ontogenetiche, sono strategie per la sopravvivenza e il continuo miglioramento come spiega il dottor Hamer nella Nuova Medicina.
La malattia è interpretata come un programma biologico perfetto che ha il fine di ripristinare equilibri fisiologici e biochimici che si sono alterati al sopraggiungere di conflitti, novità, eventi imprevisti estremi che ci colgono di sorpresa, ai quali resistiamo opponendoci o che ci trovano privi di risorse e incapaci di un adattamento. Questo tipo di visione poggia su una concezione olistica, unificata e vitalista di corpo e psiche, comune alle medicine antiche che richiamano archetipi e aspetti simbolici di organi e apparati.
Le dinamiche psichiche e sottili, anche se nascoste, assumono grande importanza sia nella manifestazione della malattia che nei processi di guarigione. La malattia non può essere eliminata, ma cesserà di manifestarsi non appena si risolverà il conflitto che la genera; saremo liberi da disturbi, che in realtà sono processi di riparazione, fino alla successiva prova della nostra capacità di adattamento.
La malattia dunque è necessaria al nostro processo evolutivo, a noi la scelta di evolvere o ritirarci e soccombere. Trovare il senso alla malattia ci restituisce pienamente la responsabilità del nostro stato di salute.
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