di Catia Trevisani

 

COSA SONO?
I fiori di Bach sono potenti strumenti di guarigione che, se usati correttamente, possono avere effetti straordinari sul corpo e sullo stato emotivo e mentale dell’uomo.
L’esperienza di oltre vent’anni di utilizzo di questi rimedi, con effetti talora impensati, l’aver visto malati terminali ottenere grande sollievo già dopo pochi giorni dalla prima assunzione, e l’averli sperimentati su me stessa, mi permettono di parlare con cognizione di causa del forte potere curativo di queste essenze.
Lo stesso dottor Bach avrebbe voluto che questi rimedi, di semplice utilizzo e di sicuro beneficio, diventassero patrimonio culturale dell’umanità. Se assunti nella corretta diluizione, le essenze floreali hanno effetto non solo sui più disparati sintomi fisici, ma agiscono anche su livelli più sottili e profondi migliorando in qualche modo la capacità di ascoltarsi e di conoscersi.
La vera guarigione ha infatti a che fare con la consapevolezza e la crescita interiore, quindi con una visione più chiara e sincera di sé, che prepara la via per il “ritorno” alla “propria casa”, quel luogo dove esiste il guaritore interno, quell’intelligenza in qualche modo divina che è la sola in grado di riportare alla salute.
“Conosci te stesso”, l’antica massima greca, non è solo il monito rivolto dal filosofo al discepolo e a ogni uomo, ma è anche il segreto per vivere una vita armoniosa e quindi in salute.
È proprio questo l’invito e il monito di Edward Bach: cercate dentro voi stessi la vera causa di disturbi e malattie. L’apparente causa esterna altro non è, infatti, che la goccia che fa traboccare il vaso già colmo, incapace di contenere e resistere al germe che passa, al colpo di freddo, all’ultimo evento stressante sopraggiunto. I conflitti interni indeboliscono gli organi, le insoddisfazioni portano a ricercare stili di vita lontani dalla natura, la debolezza della volontà e la mancanza di risolutezza ci fanno accettare un lavoro e situazioni affettive lontane dai nostri bisogni.
Un’altra causa di malattia per Bach è l’agire contro l’Unità, dimenticando che creato, creature e Creatore sono Uno, il Medesimo, con tutte le sue manifestazioni. L’approccio è veramente olistico: ogni pensiero o azione a danno del creato o di qualsiasi creatura è un danno fatto a noi stessi e prima o poi porta dolore. Forse non lo noteremo subito, ci vorrà del tempo, ma nell’economia dell’Universo, che segue leggi eterne, tutto è perfetto, tutto ha un suo senso e un unico scopo: l’Amore e l’Unità.
Bach insiste sull’ascolto della voce interiore che ci guida nello svolgere il nostro compito su questa Terra, senza lasciarci influenzare o scoraggiare o sviare da alcuno, e suggerisce di sottrarsi gentilmente all’oppressore non concedendogli alcuna autorità sulla nostra vita. Raccomanda la pace dell’anima e la gioia interiore, senza le quali non ci può essere vera guarigione.
Molti dei fiori di Bach corrispondono a un preciso tipo psicologico, riconoscibile sia dai tratti fisiognomici che dal modo di fare, dal portamento, dal tono di voce. Ognuno di questi tipi è caratterizzato da un “difetto essenziale”, cioè la sua migliore qualità vissuta in modo distorto. Qualcuno dice che non si può cambiare il carattere: forse è vero, ma indubbiamente lo si può smussare e riequilibrare, in modo da vivere più felici. Proprio a questo ci aiutano i fiori di Bach.
Se è indubbio che esistono delle vere e proprie categorie di caratteri e personalità corrispondenti ai fiori, è vero anche che si possono incontrare vari tipi psicologici in fasi e aspetti della vita diversi. C’è chi presenta il proprio difetto di base in modo molto marcato in tutti gli ambiti della vita, interiore e sociale. C’è chi ha totalmente risolto alcuni aspetti, mentre altri sono in via di trasformazione, e in alcuni ambiti può essere ancora molto debole. Infine, sono molto più rare, esistono persone che sono esempio di un tipo veramente armonizzato, che grazie alle sue doti specifiche è stato o è un grande dono per l’umanità intera. Esempi possono essere Madre Teresa di Calcutta come Chicory e Gandhi come Crab Apple.
Non dimentichiamo, poi, che alcune essenze floreali si utilizzano come rimedi transitori, per riequilibrare degli stati d’animo, e non corrispondono ad alcun tipo psicologico. Questi sono Gorse, Olive, Star of Bethlehem, Sweet Chestnut e Walnut.

COME AGISCONO?
Le essenze di Bach sono rimedi vibrazionali, agiscono non tanto in funzione della composizione chimica quanto come modulatori di frequenze d’onda in base al principio fisico della risonanza. In questo modo i fiori riequilibrano psiche e corpo.
Molte persone corrispondono a un tipo psicologico, ma questo non significa che hanno bisogno del loro fiore corrispondente. Spesso i terapeuti preferiscono un lavoro “a strati”, partendo dal più esterno, ovvero dalle emozioni che si manifestano nel momento del colloquio, per arrivare, con il tempo, al nucleo interno.

QUALI SONO?
Bach distingue i suoi rimedi in:
12 guaritori (Agrimony, Chicory, Rock Rose, Gentian, Mimulus, Impatiens, Cerato, Sclerantus, Vervain, Water Violet, Clematis);
7 aiuti (Rock Water, Wild Oat, Heather, Gorse, Olive, Oak, Vine);
19 assistenti (Holly, Honeysuckle, Hornbeam, White Chestnut, Sweet Chestnut, Red Chestnut, Beech, Chestnut Bud, Larch, Crab Apple, Cherry Plum, Walnut, Elm, Pine, Aspen, Wild Rose, Willow, Mustard, Star of Bethlehem.

I 12 guarigori sono i primi rimedi scoperti da Bach. Seguirono i 7 aiutani che egli utilizzò in aggiunta ai guaritori quando questi non erano sufficienti per la risoluzione dello stato di sofferenza fisica o mentale. I 19 assistenti sono per Bach rimedi ancora più sottili che agiscono a livelli molto profondi.

COME SCEGLIERLI?
Il colloquio tra il terapeuta e il suo cliente  è la base indispensabile per ogni trattamento a base di essenze floreali. Permette al terapeuta di darsi l’obiettivo, e al cliente di esprimere i suoi malesseri e i suoi bisogni.
L’osservazione di tratti del volto, del corpo, dei modi di fare, dà poi al terapeuta ulteriori indicazioni per capire chi ha di fronte.
Il test kinesiologico è una modalità che utilizzo sempre per confermare ciò che emerge dal colloquio, e soprattutto per scoprire aspetti nascosti più legati all’inconscio. La kinesiologia si basa essenzialmente sul test muscolare: attraverso la semplice percezione della variazione del tono di uno o più muscoli rispetto a uno stimolo si ricavano preziose informazioni. Quando si testano le essenze floreali, in effetti si verifica una variazione del tono muscolare al contatto con i diversi flaconcini, e questo consente di verificare quali sono le essenze necessarie all’individuo nel momento in cui viene effettuato il test.