La scientificazione dell’amore fornisce insegnamenti di importanza vitale sia per l’opinione pubblica sia per medici e ricercatori. Dimostra che, di tutte le svariate manifestazioni dell’amore (materno, paterno, filiale, sessuale, romantico, platonico, spirituale, fraterno, per non parlare di quello per la patria o per la natura), il prototipo è quello materno, e coinvolgono tutte gli stessi ormoni.
Inoltre, vi è un breve periodo critico immediatamente dopo la nascita, che ha conseguenze a lungo termine sulla nostra futura capacità di amare.
A nostro rischio e pericolo non teniamo conto delle possibili conseguenze del non rispettare la fisiologia della nascita.
In un’epoca in cui l’umanità è costretta a individuare nuove strategie di sopravvivenza, la scientificazione dell’amore è presentata come l’aspetto più vitale della rivoluzione scientifica, nonché una tappa fondamentale nella nostra storia.
Come si sviluppa la capacità di amare?
Oggi tutti i dati scientifici concordano nell’attribuire una grande importanza alle
prime esperienze della vita e in particolare al breve, ma cruciale, periodo che segue la nascita.
Purtroppo tutte le società moderne prevedono rituali che disturbano il primo contatto tra madre
e neonato, questo perché, dal punto di vista evoluzionistico, è risultato vantaggioso sviluppare
nell’essere umano il potenziale di aggressività, anziché la capacità di amare.
Michel Odent intreccia i dati derivati da molte discipline e ripercorre la sua esperienza relativa
alla nascita e alla storia neonatale: è così in grado di offrire motivazioni convincenti a sostegno
dell’adozione di una strategia improntata all’amore.
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