di Deborah Pavanello

Continuiamo a parlare di piante officinali e naturopatia. Per il mese di giugno abbiamo deciso di scegliere la Centella asiatica.

Centella asiatica (L.) Urban (sinonimo Hydrocotile asiatica L.)
Famiglia: Apiaceae
Ordine: Apiales

Centella, dal verbo “centellinare” in riferimento al suo continuo “sorseggiare”, cioè attingere acqua dal terreno umido e paludoso.
Hydrocotile deriva dal greco hydor, “acqua”, e kotyle, “piccola tazza”, per la forma concava delle foglie che facilmente si riempiono d’acqua come una scodella.
Asiatica, con riferimento alle aree geografiche dove cresce.

Esistono circa venti specie di Centella. La Centella asiatica cresce a un’altitudine di circa 600 metri sopra il livello del mare, preferisce i terreni umidi e ombreggiati.Pianta erbacea perenne, vivace, che radica a nodi e ha un andamento strisciante, la Centella asiatica ha un aspetto fortemente condizionato dall’ambiente. Per questo motivo è alta al massimo 15 cm, come se fosse premuta verso terra dal peso di un’aria satura di vapore e acqua.9788867730292-400x566
In Europa questa pianta venne introdotta nel 1850 dall’India, grazie ai farmacisti coloniali che impararono a usarla nel trattamento delle patologie cutanee (eczemi, psoriasi, piaghe, ferite e varici ulcerate). Tuttavia, in India era nota e usata da millenni. Nei testi di erboristeria tradizionali Centella viene descritta come una pianta amara, fredda e astringente. Rientra in numerose preparazioni, compresi i Rasayana, rimedi di “lunga vita”. In Ayurveda è infatti considerata una pianta ringiovanente, rinvigorente e fortificante, apprezzata inoltre come cardiotonica, diuretica e digestiva.
Ma Centella non esaurisce i suoi benefici sul piano fisico, poiché la si ritiene capace di riequilibrare anche le funzioni psichiche e cognitive, calmare e accrescere la chiarezza mentale e favorire il risveglio spirituale. Gli usi tradizionali prevedono un impiego sia interno sia esterno in cataplasmi di foglie, succo fresco oppure olio.
Anche la medicina tradizionale cinese annovera tra i propri rimedi la Centella asitatica (chiamata Ji Xue Cao), classificata tra i diuretici. Pianta amara, piccante, fredda, capace di disperdere calore e umidità, viene usata internamente nelle dermatosi, nei traumatismi, nelle dissenterie e negli edemi, mentre in applicazioni esterne è utile per curare gli eczemi cronici.
La medicina tradizionale africana vi ha fatto ricorso per trattare la lebbra, le sifilide e guarire le piaghe.
Sembra che le qualità cicatrizzanti di questa pianta siano state dedotte osservando il comportamento delle tigri che, dopo i combattimenti, curavano le ferite riportate strusciandosi sulle foglie di Centella. In Malesia questa pianta è infatti conosciuta con il nome di “Erba delle Tigri”.
Secondo la teoria delle signature, la forma delle foglie somiglia a quella del cervello umano e, conoscendo l’effetto positivo sulla qualità del pensiero (più calmo e lucido), i saggi Tamil le diedero il nome di “Erba di Saraswati”, la dea hindu dell’apprendimento, della conoscenza e delle arti creative.

PER COSA È INDICATA

  • centella-205635_1280Stati infiammatori acuti e cronici che interessano cute, mucose (es. ferite, bruciature, ustioni, cicatrici, piaghe, eczemi cronici) e tessuto connettivo (es. cellulite, varici, flebiti, stati reumatici e artritici, ragadi).
  • Microangiopatie.
  • Distonia neurovegetativa: stress con stati confusionali, memoria ridotta, manifestazioni ansiose.
  • Ipotiroidismo con diminuzione di T4, iposurrenalismo.

TOSSICITÀ E CONTROINDICAZIONI

La Centella asiatica è riconosciuta non tossica ai normali dosaggi. Tuttavia la letteratura riporta rari casi di allergia e nei soggetti sensibili si segnalano possibili manifestazioni come irritazioni delle mucose gastroenteriche. Infine, secondo alcuni Autori potrebbe interagire con i farmaci antiepilettici inibendone l’azione e quelli sedativi aumentandone l’effetto. È sconsigliata in gravidanza.

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